I pomodori di Belmonte

pomodori di belmonte 1

Il pomodoro di Belmonte è un prodotto caratteristico della Calabria. Stando alle tradizioni, il pomodoro Belmonte è stato introdotto nei primi anni del Novecento. Un esemplare di pomodoro di Belmonte può variare da un peso di 400 – 600 grammi fino a 3 kg.

Il pomodoro “gigante” di Belmonte, originario delle Americhe, venne portato in Italia all’inizio del XX secolo ad opera di Guglielmo Mercurio, un emigrante originario della cittadina Calabrese che faceva ritorno dagli Stati Uniti. Il particolare clima e la conformazione territoriale fecero assumere al prodotto, con il passare del tempo, le caratteristiche che oggi lo contraddistinguono. II pomodoro Belmonte fa parte della tipologia dei pomodori da mensa a portamento indeterminato. L’ecotipo si presenta in due diverse tipologie il “Cuore di Bue” e il “Gigante” e viene coltivato in tutto l’areale del comune di Belmonte Calabro ed imitato in tutte quelle zone che presentano condizioni pedo-climatiche simili a quelle del piccolo centro del tirreno cosentino.

Il “Cuore di Bue” presenta una sezione longitudinale maggiore di quella trasversale, e con cicatrice superiore (attaccatura al picciolo) un po’ spostata, perciò il frutto assumerà raramente una forma simmetrica. E’ di colore rosa che vira al rosso a maturazione completa. Il “Gigante” presenta un diametro maggiore o uguale a quello longitudinale; il colore è rosa che lascia spazio al rosso a maturazione completata. 

La pianta, che supera agevolmente i due metri di altezza, produce buoni frutti se coltivata in campo aperto non gradendo la coltivazione in serra. Il suo ciclo di produzione è limitato al periodo primaverile-estivo. Le particolari condizioni climatiche del territorio di Belmonte Calabro conferiscono al prodotto una qualità organoletticamente superiore a quella di altri pomodori simili prodotti anche in comuni limitrofi seppure la pianta abbia buona resistenza e particolare adattabilità.
 

 Le colline declinanti verso il mare che proteggono dal freddo e dal vento e scaldano le colture, come d’altronde fa incessantemente il mare, il clima mite che favorisce i trapianti anticipati, il sottosuolo ricco di sostanze nutritive e con un buon livello di acidità e le acque pure, soprattutto nelle zone collinari-montane, il giusto livello pluviometrico del comprensorio, sono solo alcune caratteristiche del territorio che agevolano l’allevamento delle piante del pomodoro di Belmonte. 

Ma è la conservazione delle caratteristiche genetiche che rende unico il pomodoro di Belmonte; questo è il frutto del sapiente e tradizionale lavoro degli anziani che permette all’ecotipo di conservarsi in purezza.
La zona di Cosenza non è solo la patria d’origine del Pomodoro Belmonte Calabro ma anche la terra che assolve circa il 70% dell’intera produzione. 

La città di Belmonte

pomodori di belmonte2

Il paese, situato nell’entroterra in posizione panoramica su una collina che domina un vasto tratto di , venne fondato dagli Angioini nella seconda metà del Duecento. Il feudo fu governato dai Cossa, dai Di Tarsia, dai Ravaschieri, dai Pinelli ed infine dai Pignatelli.

Il toponimo Belmonte deriva secondo l’ipotesi più accreditata dal nome del maresciallo del Regno di Napoli Drogone di Beaumont che fondò il castello. Altre fonti invece lo farebbero derivare dal sito su cui sorge l’abitato, appunto un “monte”“bello” per via della posizione dominante sia sul mar Tirreno che sulla vallata del Fiume Verre

L’attributo Calabro venne aggiunto con delibera del Consiglio comunale nel 1862.